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Patto sociale sull'utilizzo consapevole del tempo e delle tecnologie

Autore: Giulia Campana

IA a supporto dei lavori in Parlamento: meglio o peggio dei nostri politici?

La notizia è piuttosto recente. A Montecitorio è stato presentato il Rapporto del Comitato di vigilanza sull’attività di documentazione della Camera dei Deputati, il tema di questo rapporto? Utilizzare l’intelligenza artificiale a supporto del lavoro parlamentare. E quale foto migliore, per parlare di Camera e Senato, di una mia foto alla Camera dei Deputati?

Prima di continuare, permettimi due parole su di un progetto: in un’epoca in cui la tecnologia permea ogni aspetto della nostra vita è fondamentale stabilire principi per un uso consapevole della tecnologia stessa. L’utilizzo del telefono cellulare si è insinuato nelle nostre vite in questi ultimi vent’anni, modificando le nostre abitudini, la gestione del tempo e, più in generale, anche i comportamenti sociali.

Per raggiungere le famiglie, proporre un diverso e più consapevole approccio al tempo e al digitale insieme a Fondazione Estense è stata concepita un’Alleanza Digitale che parte dai genitori, arriva ai ragazzi e passa dalle società sportive.

Il progetto (spiegato nel dettaglio qua) introduce un gruppo di formatori professionisti per un utilizzo SANO di tempo, tecnologia e corpo e verrà lanciato ufficialmente in un evento, aperto al pubblico, senza registrazione e gratuito, al Palazzetto dello Sport di Ferrara il 7 marzo 2024 alle ore 19. Saremo in tanti, confidiamo in qualche migliaio, e ci saranno interventi bellissimi che andranno dall’intelligenza artificiale ai social passando per il basket 🙂

La presentazione l’ho fatta la scorsa settimana al Palazzetto, nella foto qua sotto le prove… parlare in un Palazzetto è una figata!

Ma tornando a noi. Sappiamo che l’IA è entrata nelle dinamiche del nostro lavoro, in alcuni casi è entrata in modo prepotente, in altri è decisamente limitata, ma c’era da aspettarselo che i benefici portati da questa tecnologia arrivassero fino in Parlamento.

La vera domanda è, come verrà utilizzata? È il report a indicarci alcuni scenari.

Prima di tutto per gestire la grande mole di documenti, così da estrapolare i dati e le informazioni utili al bisogno.

Il report parla anche di IA generativa, suggerendo l’uso di chatbot, e di modelli di IA predittiva, in grado di “generare inferenze provvisionali, come traiettorie finanziarie, contesti esplorativi di inferenze, risposte a domande what if, con una progettazione specifica integrando sistemi basati sul machine learning utili per chi prende le decisioni, per identificare tendenze future o potenziali rischi.

Si parla inoltre di sfruttare l’intelligenza artificiale per implementare la sicurezza informatica.

Sappiamo che l’IA può offrire opportunità incredibili se sappiamo sfruttarla in modo virtuoso. Sarà utile capire come verrà implementata in Parlamento sul lato pratico, se verranno tutelati i dati e se saranno garantite la formazione, la responsabilità e il controllo umano o se ci sentiremo dire che “è stata colpa del computer”.

“Alleanza digitale”. Progetto primo nel suo genere a Ferrara giovedì 7 marzo

Al Palasport “G. Bondi Arena” di Ferrara, giovedì 7 marzo, dalle ore 19 alle ore 20.30 si parlerà del progetto “Alleanza digitale”, primo nel suo genere in tutta Italia, promosso da Fondazione Estense, patrocinato dal Comune di Ferrara e dal Coni provinciale, con la collaborazione dei pediatri di famiglia della provincia di Ferrara.

Sarà una serata di intrattenimento dedicata ai ragazzi adolescenti, pre-adolescenti e alle loro famiglie, animata da Rudy Bandiera, autore e divulgatore e Massimo Callegari,

giornalista della redazione sportiva di Mediaset.

“La Giornata Tipo”, nella persona di Raffaele Ferraro, autore della nota pagina Facebook con moltissimo seguito tra gli appassionati di basket e non solo, racconterà di come è nata l’idea e di come è arrivato al successo, mentre il professor Valter Fraccaro, Presidente della Fondazione Saihub – Siena Artificial Intelligence Hub, farà conoscere interessanti iniziative sull’intelligenza artificiale rivolte alle giovani generazioni.

Attraverso le interviste ed i racconti degli ospiti del mondo sportivo, informatico e digitale, emergerà l’importanza di mantenere un equilibrio sano tra connettività e realtà, che parte necessariamente da un utilizzo consapevole del tempo e delle tecnologie.

Seguirà quindi il momento formale della sottoscrizione della “alleanza digitale” da parte di numerose società sportive, un patto sociale con l’impegno a creare e promuovere incontri di formazione al digitale rivolti ai ragazzi e ai loro genitori. Resterà comunque possibile aderirvi anche successivamente, da parte delle società che ne faranno richiesta alla Fondazione Estense.

Il calendario degli appuntamenti formativi gratuiti, aperti a tutti e della durata di un’ora, verrà pubblicato, da fine marzo in poi, su www.alleanzadigitale.org

Un patto con lo sport per un buon uso dei social e dei dispositivi digitali

Nelle scorse settimane, il sindaco di New York ha definito i social una piaga sociale e li ha denunciati. Il fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg ha chiesto scusa per i casi di cyberbullismo avvenuti sulle sue piattaforme. Cosa ne pensi, Rudy?

“Penso che vi sia un eccesso in tutto questo. Non possiamo dare ogni colpa ai social e agli smartphone, visto che in realtà anche noi ci siamo fatti sfuggire di mano la situazione.”

Rudy Bandiera, sei un divulgatore, presentatore, speaker, docente e scrittore di tecnologia e di innovazione. Cosa ha a che fare tutto questo con ciò che accadrà giovedì 7 marzo?

“Giovedì 7 marzo attendiamo 3.000 persone (spero!…ma anche se fossero 2.900 mi sta bene) al Palasport di Ferrara, all’evento organizzato da Fondazione Estense con il patrocinio del Comune, per firmare con tutte le società sportive della città un patto per una alleanza digitale sulla formazione e l’educazione di grandi e piccoli al buon uso delle tecnologie.”

Ci sono già molti progetti che si occupano di cyberbullismo e di utilizzo sano della tecnologia. Cos’ha questa di particolare?

“L’iniziativa nasce da un’idea del management della squadra “Ferrara Basket 2018”. In particolare, Stefano Michelini, mitico allenatore, vuole diffondere strategie efficaci nell’educazione all’uso del corpo insieme all’uso delle tecnologie. Vogliamo fondere per la prima volta sport e tecnologia, rendendo il mondo dello sport promotore di un utilizzo sano dei dispositivi e dei social, riprendendo un utilizzo più sano del tempo.”

Capito. Ma cosa ha a che fare tutto questo con quello che fai tu nella tua multiforme attività?

“Ne è parte integrante.”

Perché? In che senso?

“La prendo alla lontana, ma abbi la pazienza di seguirmi. Non viviamo più in un contesto sociale focalizzato sulle necessità primarie, dove i diritti sono collegati alle esigenze fondamentali (cibo, casa, scuola, lavoro) ma in un’epoca in cui prevalgono i desideri, fino al punto da essere confusi con i diritti.”

Fin qui ci siamo.

“Siamo transitati dal diritto alla ricerca della felicità al diritto alla felicità. Ci viene spesso detto che sono le cose a farci felici e che dobbiamo mettere al centro noi stessi. Così, a volte, succede che a forza di pensare solo a io, io, io, gli altri svaniscono, resta un io senza alcun tu con cui stare.”

D’accordo. Da questo contesto cosa ne deriva?

“Mondo digitale e mondo analogico sono le due facce della nostra società iper-comunicativa, in cui niente è più importante della comunicazione. Tutti abbiamo la possibilità di comunicare, costruire una reputazione e farci ascoltare attraverso gli strumenti digitali. Ciò che fa la differenza è una comunicazione efficace di sé, che crea una percezione di noi nell’immaginario di chi ci vede. Da questa percezione otteniamo opportunità se utilizziamo il digitale in modo corretto, oppure enormi rischi se non siamo in grado di governare il nostro tempo e la nostra attenzione. Voglio mettere la mia esperienza di comunicatore al servizio di questa causa. I tempi sono maturi per rallentare, mettere la freccia e prendere una direzione diversa.”

Quale?

“Il nostro progetto, Alleanza Digitale focalizza un punto. Oggi la tecnologia permea ogni aspetto della nostra vita quotidiana, quindi è fondamentale stabilire principi per un uso consapevole del tempo in riferimento alla tecnologia. Ci rivolgiamo tanto ai giovani quanto agli adulti, con l’obiettivo di promuovere un equilibrio sano e produttivo tra connettività e realtà.”

Perché la scelta del mondo dello sport?

“Perché, da un certo punto di vista, lo sport rappresenta un’antitesi del mondo della tecnologia. Intendiamoci. Io non sono contro la tecnologia. Sono una di quelle persone “salvate” dai social e dal mondo digitale: grazie a questi strumenti mi sono emancipato, ho cambiato vita, sono uscito dalla fonderia nella quale lavoravo per fare le cose straordinarie che ho fatto in questi anni, ma…”

Ma…?

“…ma le ho fatte applicando i principi dello sport a questi strumenti, ovvero la fatica, il lavoro, la costanza, la disciplina il tutto per il raggiungimento di un obiettivo. Nel nostro caso l’obiettivo diventa far tornare i social, gli smartphone e la tecnologia a essere un mezzo, uno strumento che serva a distrarsi, rilassarsi, imparare o rimanere in contatto con altri, ma non un filtro attraverso il quale vedere il mondo, perché è un filtro che distorce.”

Sembra quasi di sentire Sinner, nella sua intervista romana dopo la vittoria in Australia. Cosa ti aspetti dal progetto?

“Mi aspetto una presa di coscienza, mi aspetto che le persone aprano gli occhi dicendo “mah, forse stiamo sbagliando tutto”. L’età in cui si danno i cellulari ai ragazzi si sta vertiginosamente abbassando, senza alcun controllo da parte di molti genitori e senza alcuna disciplina nel tempo di utilizzo.”

Questo non va bene…

“….e non possiamo dare la colpa solo ai social se accade. Serve una presa di coscienza, tutti insieme, smettendo di dire “eh, ma fanno tutti così”. Il patto che verrà proposto e sottoscritto pubblicamente giovedì sancirà l’impegno delle società sportive a collaborare, tra loro e con le istituzioni ferraresi tutte, per coinvolgere i ragazzi e i loro genitori al fine di aiutarli a riflettere sul corretto utilizzo di web, social, app, offrendo suggerimenti di buone pratiche per un uso consapevole del tempo in riferimento alla tecnologia.”

Infatti il primo punto del Decalogo che presenterete giovedì si chiama “Sovranità del tempo” e dice questo: Riconosciamo che il nostro tempo è prezioso e limitato. Dedichiamo momenti specifici durante il giorno all’utilizzo della tecnologia come videogame, cellulari e social ed evitiamo che governino la nostra quotidianità.

“Il Decalogo per l’utilizzo consapevole del tempo e delle tecnologie connesse è uno strumento che invitiamo ad adottare, come impegno verso noi stessi e verso gli altri, per un futuro in cui la tecnologia serva a migliorare la qualità della nostra vita, non a peggiorarla.”

Come procederete dopo il 7 marzo?

“Da marzo/aprile cominceranno gli incontri di formazione per genitori interessati (finora sono 1300). Si terranno in sale comode da raggiungere, al fine di facilitare al massimo la partecipazione delle famiglie. I ragazzi invece (ad oggi oltre 1200) avranno incontri formativi nelle sedi delle rispettive società sportive, alla presenza del referente del progetto che è stato già individuato all’interno di ogni società sportiva aderente all’iniziativa. Sul nostro sito internet www.alleanzadigitale.org pubblicheremo le date degli incontri. Inoltre abbiamo coinvolto anche i pediatri e da settembre inizieremo a collaborare con le scuole.”

Quanto durerà la vostra iniziativa?

“Il progetto si svilupperà per la durata di due anni, fino al 30 giugno 2026. Vogliamo modificare il comportamento di bambini e di adulti iperconnessi, così come l’atteggiamento rassegnato dei genitori verso figli iperconnessi. Metteremo in campo un gruppo di formatori che si avvarranno dell’esperienza sul tema specifico di professionisti della comunicazione in era digitale (aps di Udine “MEC” – Media Educazione Comunicazione).

Ultima curiosità. Il vostro è un progetto solo locale?

“Il Progetto nasce a Ferrara. È ideato e coordinato da Fondazione Estense attraverso l’avvocato Marianna Pellegrini, in stretta collaborazione con me, Stefano Michelini, Giordano Barioni, educatore, formatore in ambito di progettazione sociale, pedagogo supervisore; Leonardo Burchi, informatico e responsabile organizzativo di Scuola Basket Ferrara. Però ci piacerebbe molto che diventasse un modello esportabile in altre città, anzi in tutte!”

Ti vedo carico, come sempre…

“Assolutamente! Lasciami però dire un’ultima cosa…noi qui siamo tutti impegnati gratuitamente, perché crediamo molto in questo progetto, nella sua importanza e portata potenziale. Vogliamo un cambio di direzione, un salto paradigmatico in cui tutti quanti, giovani e non, genitori e figli, prendiamo atto di avere un problema e tentiamo di risolverlo. La sensibilità verso il tema sta cambiando. Ora finalmente ci stiamo rendendo conto che dobbiamo imparare a guidare la nostra esperienza digitale.”

Alleanza Digitale: Ferrara Basket capofila di un progetto rivoluzionario

L’utilizzo del telefono cellulare si è insinuato nelle nostre vite in questi ultimi vent’anni, modificando le nostre abitudini, la gestione del tempo e, più in generale, anche i comportamenti sociali; gradualmente poi, l’età di affaccio al mondo “virtuale” si è sempre più abbassata, lasciando che bambini anche di soli 9 anni accedano autonomamente, spesso senza essere stati adeguatamente preparati, ad un mondo
sconfinato e per lo più sconosciuto.

Da un confronto con vari professionisti coinvolti sui temi educativi, nella volontà di proporre un diverso approccio al digitale per le famiglie della città di Ferrara, è emerso che il primo passo per riequilibrare il sistema di rapporti e contatti tra i giovani, sia stimolarli alle relazioni in presenza, senza la mediazione di schermi, e invitarli ad un uso positivo del corpo, come stimolo, anche fisico, per una crescita armoniosa. L’attenzione è quindi stata posta sul ruolo centrale che lo sport ha nello sviluppo psico-fisico, in quanto suscita abitudini più salutari e favorisce relazioni in presenza.

Nello sviluppo del progetto, si è rilevato anche – ascoltando alcuni istruttori – che l’abbandono sportivo potrebbe essere in parte correlato alla tendenza, da parte dei giovani e giovanissimi, a “perdersi” nell’utilizzo di dispositivi digitali durante il tempo libero, ritrovandosi poi costretti a rinunciare agli allenamenti sportivi per recuperare il tempo necessario per lo studio. Al fine di raggiungere le famiglie, per proporre un diverso e più consapevole approccio al tempo e al digitale, si è quindi concepita una alleanza digitale: il patto sociale che verrà proposto e sottoscritto pubblicamente il prossimo 7 marzo 2024 al Palasport di Ferrara sancirà l’impegno delle società sportive a collaborare tra loro, e con le Istituzioni ferraresi tutte, per coinvolgere i ragazzi e i loro genitori al fine di sensibilizzarli e aiutarli a riflettere sul corretto utilizzo delle piattaforme digitali (web, social, app) offrendo suggerimenti di buone pratiche per un uso consapevole del tempo in riferimento alla tecnologia.

Per modificare il comportamento di bambini e di adulti iperconnessi, così come l’atteggiamento rassegnato dei genitori verso figli iperconnessi, il progetto mette in campo un gruppo di formatori che si avvarranno dell’esperienza sul tema specifico di professionisti della comunicazione in era digitale (aps di Udine “MEC” – Media Educazione Comunità). Sul sito internet www.alleanzadigitale.org verranno pubblicate le date degli incontri dedicati ai genitori interessati (ad oggi oltre 1300), che si terranno in sale “comode” da raggiungere, al fine di facilitare al massimo la partecipazione agli incontri formativi da parte delle famiglie. I ragazzi invece (ad oggi oltre 1200) avranno incontri formativi nelle sedi delle rispettive società sportive, alla presenza del referente del progetto che è stato già individuato all’interno di ogni società sportiva di riferimento. Per dare sostenibilità futura al progetto, alle società sportive rimarrà in dote un “kit di formazione”, che aiuterà gli istruttori a proseguire nella formazione autonoma, per essere in grado di affrontare l’educazione digitale con i ragazzi negli anni a venire. Sempre da un confronto con i professionisti coinvolti nel progetto, è emerso che è importante educare al digitale i neo-genitori fin da subito; per questo il progetto intende coinvolgere anche i pediatri di base, che stanno peraltro per partecipare ad una formazione specifica finanziata dal Servizio Sanitario Nazionale. Il progetto “Alleanza Digitale” permetterà di distribuire presso ogni ambulatorio pediatrico della provincia di Ferrara documentazione preparata ad hoc dalla aps “MEC” di Udine.

Il progetto partirà in fase sperimentale a febbraio e da marzo/aprile cominceranno gli incontri di formazione, per poi da settembre avvicinare anche il mondo della scuola – con cui verranno presi accordi a giugno prossimo.

Il lato oscuro dell’intelligenza artificiale

Perdona l’immagine di copertina che potrebbe apparire scontata ma capirai leggendo la prossima riga che non lo è. Una ricerca condotta dalle università di Oxford e Berkeley ha individuato un dato inquietante: c’è il 5% di possibilità che l’IA diventi così tanto incontrollabile da portare all’estinzione umana.

Praticamente i libri e film di fantascienza potrebbero aver avuto ragione e proprio per questo, prima di continuare, permettimi due parole su di un progetto: in un’epoca in cui la tecnologia permea ogni aspetto della nostra vita è fondamentale stabilire principi per un uso consapevole della tecnologia stessa. L’utilizzo del telefono cellulare si è insinuato nelle nostre vite in questi ultimi vent’anni, modificando le nostre abitudini, la gestione del tempo e, più in generale, anche i comportamenti sociali.

Per raggiungere le famiglie, proporre un diverso e più consapevole approccio al tempo e al digitale insieme a Fondazione Estense è stata concepita un’Alleanza Digitale che parte dai genitori, arriva ai ragazzi e passa dalle società sportive.

Il progetto (spiegato nel dettaglio qua) introduce un gruppo di formatori professionisti per un utilizzo SANO di tempo, tecnologia e corpo e verrà lanciato ufficialmente in un evento, aperto al pubblico, senza registrazione e gratuito, al Palazzetto dello Sport di Ferrara il 7 marzo 2024 alle ore 19. Saremo in tanti, confidiamo in qualche migliaio, e ci saranno interventi bellissimi che andranno dall’intelligenza artificiale ai social passando per il basket 🙂

Per ogni info chiedimi pure e ti aspetto il 7 marzo!

Torniamo al nostro tema, le IA: oltre l’80% degli intervistati ha espresso forti preoccupazioni sull’uso dell’AI nella disinformazione, nel controllo autoritario delle popolazioni e nella creazione di virus. Nonostante il rischio minimo di una catastrofe AI, aziende leader come OpenAI e Anthropic stanno lavorando per assicurare la sicurezza degli utenti e sviluppare modelli di intelligenza artificiale avanzati.

Questo straordinario mezzo potrebbe portare ad un miglioramento del nostro lavoro, magari anche delle nostre vite, ma allo stesso tempo potrebbe portare ad un lontano futuro distopico degno di Terminator.

Lo studio prevede che entro il 2033 l’AI sarà capace di assemblare Lego e sviluppare videogiochi, e potrebbe persino sostituire un chirurgo in sala operatoria in circa quarant’anni.

In futuro potremmo essere operati dai robot, montare i lego con loro, oppure essere conquistati da essi. Io preferirei i Lego.

“Alleanza Digitale”, un patto sociale sull’utilizzo consapevole del tempo e delle tecnologie

Al fine di raggiungere le famiglie, per proporre un diverso e più consapevole approccio al tempo e al digitale, la Fondazione Estense ha concepito una alleanza digitale: il patto sociale che verrà proposto e sottoscritto pubblicamente il prossimo 7 marzo sancirà l’impegno delle società sportive a collaborare tra loro, e con le istituzioni ferraresi tutte, per coinvolgere i ragazzi e i loro genitori al fine di sensibilizzarli e aiutarli a riflettere sul corretto utilizzo delle piattaforme digitali (web, social, app digitali), offrendo suggerimenti di buone pratiche per un uso consapevole del tempo in riferimento alla tecnologia.

Il progetto, che si avvale del supporto tecnico amministrativo del Cs Terre Estensi, si svilupperà per la durata di due anni (fino al 30 giugno 2026) e potrà godere della promozione che verrà sviluppata in tutta la città tramite l’evento di lancio pubblico che Fondazione Estense sta organizzando per il 7 marzo al Palasport di Ferrara, con il patrocinio del Comune di Ferrara. Confidiamo, con tale progetto, di accrescere negli adulti e nelle giovani generazioni (adolescenti e preadolescenti) la consapevolezza e il senso di responsabilità nell’utilizzo dei supporti digitali, stimolandoli nel contempo a

“riscoprire” le attività di relazione in presenza, in una gestione del tempo per quanto possibile libera dai condizionamenti dei media.

Per modificare il comportamento di bambini e di adulti iperconnessi, così come l’atteggiamento rassegnato dei genitori verso figli iperconnessi, il progetto mette in campo un gruppo di formatori che si avvarranno dell’esperienza sul tema specifico di professionisti della comunicazione in era digitale (aps di Udine “Mec” – Media Educazione Comunità).

Sul sito internet www.alleanzadigitale.org verranno pubblicate le date degli incontri dedicati ai genitori interessati (ad oggi oltre

1300), che si terranno in sale “comode” da raggiungere, al fine di facilitare al massimo la partecipazione agli incontri formativi da parte delle famiglie. I ragazzi invece (ad oggi oltre 1200) avranno incontri formativi nelle sedi delle rispettive società sportive, alla presenza del referente del progetto che è stato già individuato all’interno di ogni società sportiva di riferimento. Per dare sostenibilita futura al progetto, alle società sportive rimarrà in dote un “kit di formazione”, che aiuterà gli istruttori a proseguire nella formazione autonoma, per essere in grado di affrontare l’educazione digitale con i ragazzi negli anni a venire.

Sempre da un confronto con i professionisti coinvolti nel progetto, è emerso che è importante educare al digitale i neo-genitori fin da subito; per questo il progetto intende coinvolgere anche i pediatri di base, che stanno peraltro per partecipare ad una formazione specifica finanziata dal Servizio Sanitario Nazionale. Il progetto “Alleanza digitale” permetterà di distribuire presso ogni ambulatorio pediatrico della provincia di Ferrara documentazione preparata ad hoc dalla aps “Mec” di Udine, associazione che segue anche il progetto con la Asi (il quale non prevede materiale divulgativo da lasciare in consultazione ai genitori – ma solo per i pediatri).

Il progetto partirà in fase sperimentale a febbraio e da marzo/aprile cominceranno gli incontri di formazione, per poi da settembre avvicinare anche il modo della scuola – con cui verranno presi accordi a giugno prossimo. Il logo del progetto “Alleanza digitale” è stato ideato da Elisa Rizzi, studentessa di 5a D indirizzo grafico del liceo artistico “Dosso Dossi” di Ferrara, risultata vincitrice di un concorso interno, a fronte di un accordo di collaborazione siglato con la scuola dalla Fondazione Estense. La grafica del sito e del materiale che verrà utilizzato per la promozione è di Giulia Boari. Il sito internet è curato da Consulentiweb.com

Da un confronto con vari professionisti coinvolti sui temi educativi, nella volontà di proporre un diverso approccio al digitale per le famiglie della città di Ferrara, è emerso che il primo passo per riequilibrare il sistema di rapporti e contatti tra i giovani, sia stimolarli alle relazioni in presenza, senza la mediazione di schermi, e invitarli a un uso positivo del corpo, come stimolo, anche fisico, per una crescita armoniosa, il più libera ed equilibrata possibile, sui diversi piani: psicologico, relazionale, sociale e neuronale.

Con ciò recuperando il fatto che corpo e mente non sono “pezzi” a se stanti, e la persona è l’insieme di questi e altri aspetti.

L’attenzione è quindi stata posta sul ruolo centrale che lo sport ha nello sviluppo psico fisico, in quanto suscita abitudini più salutari e favorisce relazioni in presenza; dalle più recenti rilevazioni statistiche sportive è emerso purtroppo un aumento del cosiddetto drop out sportivo nella generazione dei cosiddetti nativi digitali (nati tra il 1997 e il 2012). Nello sviluppo del progetto, si è rilevato anche – ascoltando alcuni istruttori – che l’abbandono sportivo potrebbe essere in parte correlato alla tendenza, da parte dei giovani e giovanissimi, a “perdersi” nell’utilizzo di dispositivi digitali durante il tempo libero, ritrovandosi poi costretti a rinunciare agli allenamenti sportivi per recuperare il tempo necessario per lo studio.

L’attenzione è quindi stata posta sul ruolo centrale che lo sport ha nello sviluppo psico fisico, in quanto suscita abitudini più salutari e favorisce relazioni in presenza; dalle più recenti rilevazioni statistiche sportive è emerso purtroppo un aumento del cosiddetto drop out sportivo nella generazione dei cosiddetti nativi digitali (nati tra il 1997 e il 2012). Nello sviluppo del progetto, si è rilevato anche – ascoltando alcuni istruttori – che l’abbandono sportivo potrebbe essere in parte correlato alla tendenza, da parte dei giovani e giovanissimi, a “perdersi” nell’utilizzo di dispositivi digitali durante il tempo libero, ritrovandosi poi costretti a rinunciare agli allenamenti sportivi per recuperare il tempo necessario per lo studio.

Il progetto è patrocinato dal Comune di Ferrara, ideato e coordinato dalla Fondazione Estense in stretta collaborazione con: Rudy Bandiera, divulgatore definito da Linkedln “Top Voice”, ovvero tra i 20 italiani da seguire sulla piattaforma professionale, presentatore, speaker, docente e scrittore con focus su comunicazione e innovazione;

Giordano Barioni, educatore, formatore in ambito di progettazione sociale, pedagogo supervisore, da quattro anni giudice onorario al Tribunale dei Minori di Bologna;

Leonardo Burchi, informatico e fanatico della tecnologia per lavoro, dirigente di una società di pallacanestro per passione, da oltre 15 anni nella pallacanestro, prima come istruttore nazionale del settore giovanile arbitri, ora responsabile organizzativo di Scuola Basket Ferrara; Stefano Michelini, coach dal campetto alla nazionale, da 15 anni voce Rai basket, docente Coni scuola dello sport, imprenditore, oggi impegnato per Ferrara Basket 2018 al proselitismo e sostenibilità.