Il lato oscuro dell’intelligenza artificiale
Perdona l’immagine di copertina che potrebbe apparire scontata ma capirai leggendo la prossima riga che non lo è. Una ricerca condotta dalle università di Oxford e Berkeley ha individuato un dato inquietante: c’è il 5% di possibilità che l’IA diventi così tanto incontrollabile da portare all’estinzione umana.
Praticamente i libri e film di fantascienza potrebbero aver avuto ragione e proprio per questo, prima di continuare, permettimi due parole su di un progetto: in un’epoca in cui la tecnologia permea ogni aspetto della nostra vita è fondamentale stabilire principi per un uso consapevole della tecnologia stessa. L’utilizzo del telefono cellulare si è insinuato nelle nostre vite in questi ultimi vent’anni, modificando le nostre abitudini, la gestione del tempo e, più in generale, anche i comportamenti sociali.
Per raggiungere le famiglie, proporre un diverso e più consapevole approccio al tempo e al digitale insieme a Fondazione Estense è stata concepita un’Alleanza Digitale che parte dai genitori, arriva ai ragazzi e passa dalle società sportive.
Il progetto (spiegato nel dettaglio qua) introduce un gruppo di formatori professionisti per un utilizzo SANO di tempo, tecnologia e corpo e verrà lanciato ufficialmente in un evento, aperto al pubblico, senza registrazione e gratuito, al Palazzetto dello Sport di Ferrara il 7 marzo 2024 alle ore 19. Saremo in tanti, confidiamo in qualche migliaio, e ci saranno interventi bellissimi che andranno dall’intelligenza artificiale ai social passando per il basket 🙂
Per ogni info chiedimi pure e ti aspetto il 7 marzo!
Torniamo al nostro tema, le IA: oltre l’80% degli intervistati ha espresso forti preoccupazioni sull’uso dell’AI nella disinformazione, nel controllo autoritario delle popolazioni e nella creazione di virus. Nonostante il rischio minimo di una catastrofe AI, aziende leader come OpenAI e Anthropic stanno lavorando per assicurare la sicurezza degli utenti e sviluppare modelli di intelligenza artificiale avanzati.
Questo straordinario mezzo potrebbe portare ad un miglioramento del nostro lavoro, magari anche delle nostre vite, ma allo stesso tempo potrebbe portare ad un lontano futuro distopico degno di Terminator.
Lo studio prevede che entro il 2033 l’AI sarà capace di assemblare Lego e sviluppare videogiochi, e potrebbe persino sostituire un chirurgo in sala operatoria in circa quarant’anni.
In futuro potremmo essere operati dai robot, montare i lego con loro, oppure essere conquistati da essi. Io preferirei i Lego.